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Giovedì 12 luglio, alle ore 17.00 – presso il Circolo Acli “S. Tommaso d’Aquino” di Bologna (via San Domenico 1) – viene presentata la ricerca “Valore Lavoro – Strategie e vissuti di donne nel mercato del lavoro”, a cura del Coordinamento nazionale Donne Acli e in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Educative e Formative (IREF).

Giovedì 12 luglio, alle ore 17.00 – presso il Circolo Acli “S. Tommaso d’Aquino” di Bologna (via San Domenico 1) – viene presentata la ricerca “Valore Lavoro – Strategie e vissuti di donne nel mercato del lavoro”, a cura del Coordinamento nazionale Donne Acli e in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Educative e Formative (IREF).

Si tratta di un’opportunità per ascoltare e dialogare sulle storie, sulle opinioni e sulle difficoltà che le donne vivono quotidianamente nel mondo del lavoro; per rispondere ad alcune domande: cosa significa per le giovani donne del nostro Paese confrontarsi con il mondo del lavoro? A quali compromessi sono chiamate? E le donne delle altre generazioni come vivono la stessa esperienza?

“Valore lavoro” mette a tema lo svantaggio femminile nel mondo del lavoro, analizzando le opinioni e le storie delle tante donne lavoratrici che, seppure tra mille difficoltà, non rinunciano ad una occupazione raggiunta con sacrificio e forza di volontà. Dalla ricerca emerge un quadro di grave penalizzazione per le giovani, che le accompagna lungo tutta la vita lavorativa, seppure in forme diverse. Emergono, però, anche le istanze di emancipazione e realizzazione femminile, che vedono nel lavoro retribuito un ambito fondamentale della propria vita, irrinunciabile per esprimersi.

«Il dato più allarmante» osserva Agnese Ranghelli, sociologa e Responsabile nazionale del Coordinamento Donne Acli «riguarda la propensione femminile al lavoro in deroga». Rispetto ai coetanei, «le donne lavoratrici sono altamente propense (ben 8 punti percentuali in più) ad accettare condizioni lavorative penalizzanti, dequalificanti, laddove non irregolari e vessatorie, in deroga, appunto ai propri diritti. E questo avviene nonostante una maggiore sensibilità verso le tematiche di tipo sindacale, sociale ed associativo» prosegue la Coordinatrice. Questo elemento è significativo del perdurare di stereotipi che «condizionano per prime le donne stesse» osserva ancora Ranghelli. D’altra parte, «il 60% delle donne intervistate percepisce il proprio lavoro come insicuro, a fronte del 47,5% dei lavoratori».

Ad aggravare la situazione vi è la ragionevole certezza femminile che il lavoro di cura, che resta in carico alle donne nella quasi totalità dei casi, prima o dopo determinerà, se non la fuoriuscita, senz’altro penalizzazioni sul lavoro: «Gli stereotipi, i condizionamenti, i tradizionali modelli di ruolo determinano non solo le possibilità di avanzamento di carriera delle donne, ma persino il loro ingresso nel mercato del lavoro e le loro decisioni: il 32,2% delle giovani ha affermato di essersi fatta condizionare dal partner nella scelta occupazionale, a fronte del 24% dei coetanei maschi» prosegue Ranghelli. Insomma «restiamo un po’ nemiche di noi stesse, influenzate, nelle scelte, anche dalle indicazioni materne».

Ci sono professioni chiave, come quella dell’insegnante, che restano in larga parte prerogativa ed ambizione femminile, «però solo 6 Rettori su 21, in Italia, sono donne: quando arriviamo ai vertici delle piramidi, le donne restano un passo indietro».

Il Coordinamento Donne Acli lancia, con l’occasione, un appello al Governo, «perché rafforzi l’impegno nei confronti dell’occupazione femminile, eradicando ogni forma di discriminazione sul lavoro, di differenze retributive, di penalizzazione, anche per tramite di incentivi alle misure di conciliazione dei tempi di lavoro e vita ed aumentando le tutele nei confronti di chi si dedica al lavoro di cura».

 

Programma

Interventi:

Agnese Ranghelli, Responsabile nazionale del Coordinamento Donne Acli,

Federica Volpi e Simonetta De Fazi, ricercatrici Iref-Acli

Marco Lombardo, Assessore al Lavoro del Comune di Bologna

Luisa Guidone, Presidente del Consiglio Comunale di Bologna.

Modera: Chiara Pazzaglia, membro del Direttivo nazionale Coordinamento Donne Acli.

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