Un contributo originale sul piano culturale, ecclesiale e pastorale. Un affascinate percorso che consente di ri-leggere ed approfondire alcune pagine fondamentali del libro della Genesi e del Vangelo di Matteo e di Marco, che parlano della differenza tra uomo e donna. Ma anche un libro che indica una direzione: ripartire dall’essere maschio e femmina, dalla valorizzazione dell’identità sessuale come elemento fondamentale di un dialogo fondato sulla differenza.

Questo libro rappresenta un contributo originale sul piano culturale, ecclesiale e pastorale. I due autori, i coniugi Gentili, propongo un affascinate percorso che parte dalle catechesi sull’amore umano di Giovanni Paolo II, consentendoci di rileggere ed approfondire alcune pagine fondamentali del libro della Genesi e del Vangelo di Matteo e Marco, che parlano della differenza tra maschile e femminile.

Un’operazione che mostra come la parola di Dio sappia e possa illuminare le problematiche dell’oggi dando risposte concrete alle situazioni di crisi delle coppie per aiutarle a ri-amarsi, a ripartire dopo i momenti difficili, a imparare e re-imparare l’alfabeto del matrimonio cristiano. Un libro che propone con chiarezza un’idea di fondo: bisogna ripartire dall’essere maschio e femmina ossia dalla valorizzazione dell’identità sessuale come elemento fondamentale di un dialogo fondato sulla differenza. Il percorso proposto indica la possibilità di vivere una “mascolinità e una femminilità redente”, aiutandoci a riscoprire la bellezza del matrimonio alla luce della Parola di Dio.

Quelle che un tempo erano verità elementari, come la differenza sessuale tra maschio e femmina, oggi rischiano di eclissarsi, a causa della diffusa ideologia del gender. Un’ideologia nata dal desiderio di fare giustizia dei soprusi perpetrati dal “maschilismo” nei confronti delle donne, che però cancella la differenza sessuale. Secondo i due autori bisogna reagire con forza di fronte a questa deriva culturale che, se pure ha espresso una giusta denuncia di una oggettiva condizione di sottomissione della donna, ha scelto una terapia sbagliata.

In questa prospettiva è urgente superare il paradigma individualista che caratterizza la nostra società, quello che Papa Francesco ha definito “la moderna sindrome di Babele”, affinché di fronte alle sfide della società liquida vi sia unità e coesione: quella che è mancata, ad esempio, rispetto alla questione del gender. E’ necessario rimuovere i pregiudizi che hanno deformato la comprensione del maschile e del femminile, senza cancellare il dato naturale (e reale) della mascolinità e della femminilità anzi partendo da essi. Infatti la riscoperta della bellezza del maschile e del femminile è ormai un’urgenza antropologica.

Nell’appendice vengo proposte alcune schede che sintetizzano i percorsi di Betania nati per rinnovare la pastorale familiare. Infatti il libro è anche il frutto di un’esperienza ben consolidata, quella del Centro Formazione Betania – fondato dai coniugi Gentili – che da otto anni propone un’esperienza di riscoperta della sacramento del matrimonio. Si tratta di un esempio concreto di pastorale familiare, prezioso non solo per i cattolici, ma per tutti.

Claudio e Laura Gentili, L’eclissi della differenza. Betania: itinerari per sposi sulle orme di Giovanni Paolo II, Cantagalli, Siena 2013.

Citazioni
“La differezna tra uomo e donna, secondo la cultura dominante, non corrisponde più ad una natura data ma sarebbe una mera costruzione culturale plasmata sui ruoli e gli stereotipi socialmente costruiti, che in ogni società vengono attribuiti ai sessi”.

“L’indifferenza di genere è la nuova frontiera della colonizzazione consumistica. Ci troviamo di fronte ad una ‘svendita’ della natura umana e alla promozione di una ricerca della felicità, che si pone in antitesi con il disegno di salvezza”.

“Il racconto della creazione operata da Dio è l’antitesi del relativismo, è l’antidoto alla ideologia gender dell’indifferenziazione sessuale, che minaccia l’uomo, la sua verità e il suo bene”.

“La Genesi è un’iniezione di ottimismo nella difficile realtà di oggi, che permette ai cristaini di assolvere il loro compito, gioioso, di portare speranza nel mondo. Oggi la Chiesa deve riscoprirsi fiduciosa e non limitarsi a lamentare i danni del secolarismo. (..) Deve dimostrare capacità di dialogo con la cultura contemporanea e testimoniare senza timore il suo messaggio, sull’esempio della Chiesa primitiva, coraggiosa e capace di essere controcorrente, confrontandosi senza sensi di inferiorità”.

“La coppia è tale nella reciprocità del dono e nella complementarietà del maschile e del femminile. Il maschio prende piena consapevolezza della sua mascolinità di fronte al femminile e viceversa. Essere complementari non è una diminutio, ma un prendere atto che l’uguaglianza uomo e donna si fa presente nella diversità che si completa”.

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