Il Censis con la Comunità di S. Egidio ha voluto celebrare la data con una giornata di riflessione. Fu un evento forte, che avviò processi di cambiamento importanti.
Durante quei giorni la Chiesa di Roma si confrontò con la sua realtà cittadina, con le povertà della diocesi, con le disuguaglianze, con i bisogni delle baracche e delle borgate. Il convegno fu un momento di grande partecipazione popolare.
Spostò l’attenzione sulla città, sulle dinamiche migratorie, sulla distribuzione dei redditi, sull’istruzione, sulle condizioni sanitarie e sull’inclusione. Fu un convegno che rese centrale la questione sociale, non come conflitto di classe, ma come diritti dei cittadini.
Soprattutto il convegno, fortemente voluto dall’allora cardinal vicario Ugo Poletti e sostenuto da Papa Paolo VI, fu un esperimento di una Chiesa che guarda al futuro in modo intelligente a partire dalla concretezza del reale, senza paura di nascondere le proprie debolezze. Infondo la "Chiesa incidentata" e disposta a rischiare per il prossimo di cui tanto parla Papa Francesco.
Ma il convegno, che non aveva ambizioni “operative” ma culturali, segnò anche la cesura tra DC, il partito di ispirazione cristiana, e diocesi, segnò la presa di coscienza e di assunzione di un ruolo al servizio degli ultimi per la comunità ecclesiale. Uno dei risultati fu la nascita della Caritas guidata da don Luigi di Liegro.
Di questo hanno parlato i relatori intervenuti: il cardinal Agostino Vallini, Marco Impagliazzo, Andrea Riccardi, Giuseppe De Rita, mons. Pietro SIgurani e suor Lorinzina Colosi.