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Nel marzo 2015 nasce a Roma, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Policlinico Gemelli e la Susan G. Komen Italia,  un servizio di supporto e consulenza legale dedicato alle donne con tumore del seno e che si trovano a dover fronteggiare problematiche di tipo lavorativo e/o previdenziali sia durante che dopo la malattia

Nel 2015 mediamente ogni giorno in Italia sono stati diagnosticati 1000 nuovi casi di tumore, ossia circa 363.000 nuove diagnosi – escludendo i melanomi-, di cui circa il 54% fra gli uomini e circa il 46% fra le donne.

Considerando l’intera popolazione escludendo i carcinomi della cute il tumore in assoluto più frequente è quello della mammella col 14%, che corrisponde a oltre 50.000 nuove diagnosi di tumore alla mammella ogni anno.
La sopravvivenza alla malattia oncologica è notevolmente aumentata negli anni recenti grazie anche alla precoce diagnosi: in particolare è particolarmente elevata la sopravvivenza dopo un 5 anni in tumori frequenti come quello al seno (87%).

Il Centro Integrato di Senologia del Policlinico Gemelli accoglie in media circa 3000 pazienti all’anno. Il direttore del CIS, prof. Riccardo Masetti, afferma che “una donna su due viene penalizzata sul luogo di lavoro a causa della malattia e purtroppo, per la maggior parte delle pazienti, il livello di conoscenza e di fruizione delle tutele previste è ancora molto molto basso. Basti pensare che solo il 28% di esse sa che ha diritto al part-time provvisorio in caso di tumore e solo il 7% ne usufruisce. Oppure, solamente il 33% delle malate di tumore sa che può fare visite mediche senza dover utilizzare ferie e permessi, ma solo il 20% accede a questa opportunità.”

Occorre dunque creare una alleanza trasversale per assicurare che il lavoro possa essere sempre una risorsa positiva e non una fonte di problemi quando ci si ammala. “All’interno del Centro Integrato di Senologia del Policlinico Gemelli di Roma, nel quale abbiamo modo di ascoltare oltre 3.000 donne ogni anno – prosegue Masetti – ho potuto toccare con mano come l’ambiente di lavoro ricopra un ruolo importantissimo nel percorso di cura delle pazienti. Ci sono donne che in aggiunta alle difficoltà create dalla malattia, devono affrontare anche quelle di un confronto aspro con il proprio datore di lavoro ed i colleghi per potersi dedicare al proprio percorso di cura senza rischiare il posto. Al contrario, ci sono pazienti che hanno invece la fortuna di essere sostenute da un ambiente lavorativo che partecipa attivamente al processo di riabilitazione e diventa una autentica forza propulsiva utile a superare meglio un momento di grande difficoltà. Una forza che aumenta in maniera tangibile l’efficacia delle cure”.

L’idea di uno sportello di tutela legale per le “Donne in Rosa” nasce nel 2012, dopo aver raccolto questo bisogno tra le pazienti del Centro Integrato di Senologia della Fondazione Policlinico A. Gemelli, diretto dal prof. Riccardo Masetti. E dal marzo 2015 viene attivato, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Policlinico Gemelli e la Susan G. Komen Italia – Associazione senza scopo di lucro attiva dal 2000 nella lotta ai tumori del seno – un servizio di supporto e consulenza legale dedicato alle donne con tumore del seno e che si trovano a dover fronteggiare problematiche di tipo lavorativo e/o necessità di chiarimento in merito a tematiche previdenziali sia durante che dopo la malattia.

Il servizio fornisce, ad esempio, supporto per quanto riguarda temi come l’ottenimento dell’invalidità civile, il riconoscimento della legge 104, la pensione di invalidità oppure di accompagnamento.

Lo sportello eroga, oltre ad una prima consulenza gratuita con un’esperta aziendale ed, eventualmente, con un avvocato giuslavorista e/o esperto in materia previdenziale, indicazioni utili a sostenere le donne nell’ottenimento delle facilitazioni per lavoratori con patologie oncologiche previste dalla normativa italiana.

Con particolare riferimento alla consulenza giuslavoristica, la stessa ha quale finalità principale, quella di fornire assistenza stragiudiziale onde evitare il contenzioso con il datore di lavoro da considerarsi, dunque, quale extrema ratio. Nello specifico la consulenza è volta ad informare l’utenza in merito alle previsioni di legge applicabili alla fattispecie concreta nonché in ordine alle previsioni della contrattazione collettiva di settore di volta in volta applicabile, e dunque a fornire istruzioni dettagliate sulle condotte da attuare per la conservazione del posto di lavoro.

La presenza di una psico-oncologa prevede, altresì, la possibilità di accertamento e supporto nei casi di presunto mobbing e/o stress lavoro-correlato. Inoltre è possibile anche fruire gratuitamente di un servizio di miglioramento/ottimizzazione del CV.

Questo sportello di tutela legale rappresenta quindi una risposta concreta a tante donne che, oltre ai problemi di salute, devono affrontare anche il rischio di essere discriminante sul luogo del lavoro.

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