Andrea Villa

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Andrea Villa

Sociologo. Ha conseguito - presso La Sapienza - la Laurea in Sociologia (2007) e un Master in Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale (2009). È stato Ricercatore a contratto presso l’Istituto di Studi Politici S. Pio V (2011) e Borsista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia dell’Università di Firenze (2010-2012). Attualmente è Dottorando di Ricerca presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale de La Sapienza. Gli studi privilegiano le teorie sociologiche dell’agire allo stesso modo dei processi culturali e comunicativi. Le ricerche indagano problematiche come l’immigrazione, l’incertezza biografica, la disoccupazione e la precarietà, i movimenti collettivi. Tra le pubblicazioni, si ricordano: Flessibilità e nuove forme di sicurezza sociale, Queste Istituzioni n. 153 2009; Il lavoratore extracomunitario in Italia. Legittimità del soggiorno e modalità di inserimento, Economia & Lavoro n. 2 2009; Il potenziale conflitto con l'estraneo, Rivista di Studi Politici n. 3 2010; La sociologia della crisi in Alain Touraine, SocietàMutamentoPolitica, n. 2 2010; Studiare i media interculturali, Studi Emigrazione n. 187 2012.

Sulla rappresentazione del razzismo

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È sempre utile stabilire connessioni logiche tra fatti. Soprattutto, quando la fenomenologia in esame risulta regolarmente sottoposta ad una sorta di rimozione collettiva. Parliamo, in quel caso, della diffusa, sovente promossa, intolleranza nei confronti del diverso. Una problematica che non può essere lasciata al governo delle semplicistiche rappresentazioni.

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Quando la crisi è del contratto

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Tanto la teoria quanto la pratica possono concordare: il contratto rappresenta il termine a quo di innumerevoli relazioni sociali. Tuttavia, esso non è mai un semplice accordo tra interessi diversi. In quanto istituto, il contratto esprime un sistema di regole extra-negoziali che trascendono il contingente, mediando posizioni di status...

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Riforme sul lavoro?!

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Non si può chiamare riforma il tentativo di intervenire unilateralmente, prescindendo dal dibattito politico e dal confronto aperto con tutte le parti sociali coinvolte. Non si può chiamare riforma un intervento che prende in considerazione soltanto alcuni aspetti particolari della realtà sulla quale esso dovrebbe produrre i suoi effetti....

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Il diritto di accedere al lavoro

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In molte occasioni si discute sull’opportunità o meno di emendare articoli della Costituzione. Molte altre volte ci si scalda affinché venga pubblicamente affermata l’intangibilità dei valori in essa contenuti. Pochissime volte, però, si riscontra un impegno per una appropriata lettura e interpretazione della Carta alla luce della storicità del...

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La dimensione penale dell’essere immigrato

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Con la definitiva approvazione del ddl sulla sicurezza, avvenuta il 02/07/2009 al Senato, il Governo realizza il tassello, forse, più importante della propria linea politica sull’immigrazione. Linea promossa in tutte le campagne elettorali degli ultimi venti anni e realizzata, mediante norme, non solo nell’ambito di questa legislatura, bensì anche...

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Lo statista e l’agire politico

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    “ Mi comprenda. Non abbiamo sufficienti poteri, perché essendo e volendo essere democratici, la sintesi politica, che condiziona la nostra iniziativa, è lenta e difficile. Certe reazioni dell’opinione pubblica a taluni episodi non aiutano a risolvere questo problema di fondo, a trovare il ritmo giustamente veloce. Talvolta creano scompiglio...

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Nuovi provvedimenti in materia di immigrazione

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Come, in parte, anticipato nelle conclusioni al precedente articolo, il Governo, con il Consiglio dei Ministri del 23/09/2008, ha predisposto una serie di provvedimenti normativi in materia di immigrazione. Nello specifico si tratta di uno stanziamento finanziario, a mezzo di decreto legge, finalizzato alla realizzazione di dieci nuovi Cie...

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Diritto del lavoro e sociologia

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 rnA cavallo tra il XIX ed il XX secolo un classico della sociologia quale è Emile Durkheim teorizzava il passaggio da una società tradizionale caratterizzata dal prevalere di una forte coscienza collettiva alla raggiunta maturità di quella industriale, altamente specializzata nel lavoro e, di conseguenza, molto corporativa e settoriale,...

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Il ricongiungimento familiare. Istituto giuridico e indicatore sociale

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Il diritto al ricongiungimento familiare rappresenta lo strumento principale attraverso il quale, all’interno delle democrazie costituzionali, il fenomeno migratorio ha radicalmente mutato la sua conformazione. Da fenomeno provvisorio, di primo approdo, essenzialmente legato all’inserimento nel mercato del lavoro, a realtà in grado di imprimere cambiamenti strutturali al tessuto sociale...

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