Psicologo, studioso di scienze cognitive e scrittore. Insegna Scienze Cognitive applicate al paesaggio e alla vivibilità all’Università Federico II di Napoli. E' Direttore Scientifico del Corso Executive di alta formazione, Modelli di Business per la Sostenibilità Ambientale, presso CUOA Business School, Altavilla Vicentina. Già professore presso le Università degli Studi di Venezia e di Bergamo Le sue aree di ricerca sono: lavoro, organizzazione e conoscenza; mente, apprendimento, educazione e formazione; conflitto, ricerca-azione e formazione-intervento; esperienza estetica, creatività e innovazione; apprendimento della vivibilità, dei limiti, della sostenibilità, nei paesaggi e negli ecosistemi. Collabora stabilmente con: "Animazione Sociale"; "Persone & Conoscenza"; "Sviluppo & Organizzazione"; "Doppiozero"; I dorsi del Corriere della Sera del Trentino, dell’Alto Adige, del Veneto e di Bologna e con "Il Mattino" di Napoli. E' autore di un ampio numero di pubblicazioni. Ricordiamo solo alcune di quelle più recenti: "Il conflitto generativo. La responsabilità del dialogo contro la globalizzazione dell'indifferenza” (Città Nuova 2014); "Noi infanti planetari" (Meltemi 2017); “Eppur si crea” (Città Nuova 2018);”Empatie ritrovate” (Edizioni S. Paolo 2019); (con Gianpaolo Carbonetto) “Virus. Il grande esperimento” (Kappa Vu 2019) (con Emanuela Fellin) “Le passioni di Venere” (Milano 2021); (con Giuseppe Varchetta) “Francesco Novara. Il lavoro non è più quello di un tempo” (Guerini Next 2021); “Indifferenza. Crisi di legame sociale, nuove solitudini e possibilità creative” (Castelvecchi, 2023); (con Emanuela Fellin e curato da Rosario Iaccarino) “I nuovi linguaggi della rappresentanza sindacale. L'innovazione nell'evoluzione delle forme di lavoro” (Edizioni Lavoro 2024). Da segnalare infine che ha ricevuto il premio dell’Associazione Italiana Formatori per il libro “Incertezza e Organizzazione. Scienze cognitive e crisi della retorica manageriale” (Raffaello Cortina 2010) quale miglior libro dell’anno 2010.
Ugo Morelli | 30 marzo 2024Dal conflitto, qualora venga gestito in modo generativo, possono scaturire processi di emancipazione innovazione e conoscenza, inediti. Non accade ovviamente la stessa cosa nel momento in cui l’elaborazione del conflitto inteso come incontro di differenze di identità, di valori, di interessi o di conoscenze, avvenga in una direzione che...
